Torroncini morbidi e croccante di nocciole e mandorle 150g
Torroncini morbidi con mandorle e nocciole e croccante di mandorle e nocciole. Prodotto artigianale di pasticceria. Ingredienti torrone:...
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Torroncini morbidi con mandorle e nocciole e croccante di mandorle e nocciole. Prodotto artigianale di pasticceria. Ingredienti torrone:...
Torroncini morbidi con mandorle e nocciole. Prodotto artigianale di pasticceria. Ingredienti: mandorle, nocciole, zucchero, miele, albume, glucosio
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Vini da abbinare: Erbaluce di Caluso Passito, Erbaluce di Caluso Spumante Consiglio: per assaporarlo al meglio, conservarlo a una temperatura...
Vini da abbinare: Erbaluce di Caluso Passito, Dolce capriccio Consiglio: per assaporarlo al meglio, conservarlo a una temperatura ambiente di...
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Il Canavese è una zona storico-geografica del Piemonte estesa tra la Serra di Ivrea, il Po, la Stura di Lanzo e le Alpi Graie, ossia il territorio compreso tra Torino e la Valle d'Aosta e, verso est, il Biellese e il Vercellese.
I suoi centri di maggior rilievo sono le città di Ivrea, considerata il "capoluogo" del Canavese, quindi Chivasso, Cuorgnè e Rivarolo Canavese.
Il Canavese non ha una definizione univoca in quanto né la storia né la geografia gli danno precisi confini.
La definizione forse più precisa è quella data dall'Enciclopedia Treccani, pur avendo il difetto di non ricomprendere l'abitato di Villareggia, sito oltre la Dora Baltea:
« Con questo nome [Canavese] si suole indicare quella parte del Piemonte compresa tra la Serra d'Ivrea e il corso inferiore della Dora Baltea da Mazzè sino alla confluenza con il Po, il corso di questo fiume sino alle vicinanze della confluenza della Stura di Lanzo, la riva sinistra della Stura, escludendo una piccola parte della pianura a nord di Torino (Settimo Torinese), quindi le vette culminanti delle Alpi Graie dalle Levanne al massiccio del Gran Paradiso (Valle del Malone, Val di Locana, Val di Soana e Val Chiusella) »
Il territorio, solcato dai fiumi Dora Baltea, Chiusella, Soana, Malone e Orco, è dominato dall'Anfiteatro morenico di Ivrea e dal massiccio del Gran Paradiso, che contornano la vasta area pianeggiante intorno a Chivasso.
Numerosi i laghi glaciali, tra cui spiccano quello di Candia Canavese e quello di Viverone, al confine orientale con il Biellese.
La capitale storica del Canavese è la città di Ivrea, città di origine celtica che divenne Municipium romano nel I secolo a.C., mantenendo il nome di Eporedia, da cui il termine eporediesi con cui sono definiti i suoi abitanti.
Nonostante ciò, il toponimo Canavese deriva dall'antico abitato di Cuorgnè, Canava, posto sulle rive del torrente Orco o, più probabilmente, sulle pendici del monte Quinzèina, dove ancor oggi si trova l'abitato di Nava. Secondo alcuni potrebbe invece essere legato all'antica coltivazione in zona della canapa. Gli abitanti della regione sono detti canavesani.
Il Canavese è generalmente suddiviso in Alto Canavese (i dintorni di Cuorgnè, Rivarolo Canavese, Castellamonte e le valli Orco, Soana e Malone), Eporediese (i dintorni di Ivrea, racchiusi dal suo anfiteatro morenico) e Basso Canavese (San Giusto Canavese, dintorni di Caluso, Mazzè, fino a Chivasso, e al Torinese).
L'anfiteatro morenico di Ivrea (abbreviato in AMI) è un rilievo morenico di origine glaciale situato nel Canavese ed amministrativamente interessa la provincia di Torino e, più marginalmente, quelle di Biella e di Vercelli.
L'AMI risale al periodo Quaternario e fu creato dal trasporto di sedimenti verso la pianura Padana operato nel corso delle glaciazioni dal grande ghiacciaio che percorreva la vallata della Dora Baltea. Con una superficie di più di 500 km² è una tra le unità geomorfologiche di questo tipo meglio conservate al mondo.
Il nome anfiteatro, usualmente dato a queste strutture geomorfologiche, fa riferimento alla loro caratteristica forma ellittica evidente quando questa è riportata come pianta su una mappa.
L'area dell'AMI comprende al suo interno alcune frequentate mete turistiche quali il lago di Viverone e il lago Sirio, attorno a cui si è sviluppata da tempo una discreta rete di strutture ricettive quali campeggi, hotel e ristoranti di vario tipo. Le acque dei due laghi sono balneabili e, nel caso di quello di Viverone, una linea pubblica di navigazione collega i principali centri abitati della costa.
Nell'area esistono numerosi itinerari escursionistici segnalati; quello più strettamente correlato alla conformazione geologica dell'AMI è senza dubbio l'Alta Via dell'Anfiteatro Morenico di Ivrea, la cui traccia principale, dello sviluppo di circa 120 km, percorre integralmente la cerchia collinare esterna dell'AMI partendo da Andrate e terminando a Brosso. A corredo del percorso principale esistono vari itinerari di collegamento che permettono di raggiungere la traccia principale dai centri abitati circostanti.
Sono state inoltre segnate una estensione del trekking nella zona dei 5 laghi di Ivrea, alcune varianti alla traccia principale e vari itinerari tematici. Tutti questi percorsi sono percorribili a piedi o a cavallo e, in genere, anche in mountain bike. Un altro importante itinerario escursionistico che attraversa in senso nord-sud l'AMI è la Via Francigena, che recupera il già citato itinerario dei pellegrini medioevali. La parte nord-orientale dell'AMI è anche interessata dalla GtB (Grande traversata del Biellese).
Numerosi sono anche gli eventi sportivi. In particolare è da segnalare una classica del podismo piemontese, la 5 laghi. La competizione, di circa 25 km di lunghezza, si svolge nella zona dei 5 laghi e transita per buona parte su sentieri e piste sterrate.
Più strettamente collegato ai percorsi escursionistici visti in precedenza è il Morenic Trail, un trail individuale o a staffette che si sviluppa per 109 km seguendo la traccia principale dell'Alta Via dell'Anfiteatro Morenico di Ivrea.